Un momento della preparazione |
Terza edizione de “ La pasta i ru
prigator” che anche quest’anno è andata di scena nel rione “ Sumporto” e curata
dall’associazione omonima “ Sumporto & Friends”. Una tradizione che si
rinnova annualmente e che unisce, nel ricordo dei defunti, un piatto semplice: la
pasta e ceci. Questa antica e semplice pietanza, condita con salsa di pomodoro,
aglio e alloro, è solita essere preparata nel mese di novembre, dedicato
appunto ai defunti. L’associazione culturale, oltre al significato principale
del piatto, nel giorno di Ognissanti, ha fatto riscoprire vecchi sapori conditi
da ricordi di infanzia, soprattutto ai molti emigranti giunti in paese in
occasione del lungo weekend. La preparazione della pietanza ha visto tre fasi.
Nel primo giorno, le donne dell'associazione, protagoniste della giornata, con
molta pazienza, hanno pulito la grande quantità di ceci mettendo da parte
quelli buoni e successivamente immersi nell'acqua per ammorbidirsi. Il giorno
seguente è toccata la bollitura dell'alimento mentre nella mattinata , la
preparazione con le spezie. Come ogni anno, di primo mattino, la gente si reca
per la consegna della pentola per poi ritirarla nel momento principale della
ricorrenza: l’unione dei ceci con la pasta che ha visto prima, la preghiera in
ricordo dei cari defunti. Quest’anno, la visita a sorpresa delle telecamere del
TG regionale, ha permesso di far conoscere tale tradizione all’intera regione,
nel servizio andato in onda il 2 novembre scorso, commentato dal giornalista
Ugo Rendace. Un evento, quello del “ Sumporto & Friends” che, non può che
riscuotere successo per la rivisitazione di una forte tradizione che si
tramanda da generazioni.
( Il Crotonese 06 / 11 / 2012 )
Mario Cimieri
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