Dall’inizio di settembre, a Strongoli, sono
arrivati gli archeologi dell’ Università della Sapienza di Roma diretti sul
campo dal Prof. G. Genovese per il progetto scientifico "Carta
archeologica della Crotoniatide settentrionale" con direttore scientifico
Prof. E. La Rocca presso il Museo Civico di Strongoli dove è in funzione, ormai da due
anni, un laboratorio di archeologia. A questo corso, partecipano ragazzi tra i 20 e 30 anni provenienti dalle
più importanti Università d' Italia (Padova, Lecce, Siena, Cosenza, Roma,
Reggio Calabria)e seguiti dal responsabile del progetto Prof. Guglielmo Genovese e dalle responsabili di
laboratorio, Dott. Ilaria Fabiano e Aglaia Piergentili Margani ,con l'obiettivo
di portare avanti l'attività di ricerca
all'interno del laboratorio stesso e sul campo di ricognizione. Nelle
stanze del Museo adibite a laboratorio vengono lavate, schedate, studiate e
ricomposte le migliaglia di frammenti ceramici rinvenuti nelle ricognizioni
sistematiche sul territorio, provenienti in particolar modo dal territorio di
Strongoli, l'antica Petelia. “I dati che
stanno uscendo fuori dalle nostre ricerche, son dati di particolar interesse
perché si adottano finalmente dei criteri di sistematicità nell’analisi del
territorio che fino ad oggi non sono mai stati adoperati, afferma il prof
Guglielmo Genovese dell’università La Sapienza di Roma. “ Tutto questo lavoro , continua il prof. Genovese , ha lo scopo di
valorizzare Strongoli, di renderlo in futuro un luogo di attrazione turistica
non solo per il mare e le bellezze paesaggistiche, ma anche per la sua storia
così antica”. Nei prossimi
giorni verrà organizzato un incontro internazionale per aggiornare la
cittadinanza tutta e le Amministrazioni locali sulle attività ormai al terzo
anno di ricognizioni e studio dei reperti. Invito rivolto ai cittadini, amministrazione
comunale ed appassionati, nonchè i ragazzi della scuola media affezionati al
Prof. Genovese e alle responsabili del laboratorio con cui hanno svolto un
importante progetto di archeologia, che è servito loro per sensibilizzarli alle
problematiche del territorio e alla sua storia. Un ringraziamento speciale va al parroco di Strongoli don Rosario
Morrone , il quale ha sempre creduto nel lavoro degli archeologi.
Ercole Caligiuri
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