Si
è svolta ieri , giovedì 19 Aprile alle ore 19.00 , nel duomo di
Stronogli il primo incontro per l’organizzazione del “Maggio
culturale strongolese”. Come ogni anno, in occasione della Festa
della Madonna di Vergadoro, la Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo,in
collaborazione di tutti gli Enti e le Associazioni del territorio,
organizza il Maggio culturale che coinvolge tutto il paese in una
serie di manifestazioni serali e pomeridiane. Il Maggio Culturale è
occasione per rafforzare le tradizioni, dare spazio a nuova
creatività e a nuove possibilità di incontro. Per favorire la
partecipazione di tutti e per vivere in modo diverso questo momento,i
partecipanti scelgono liberamente le modalità di partecipazione nel
campo musicale, artistico, teatrale, sportivo, danza. Non sono
esclusi concorsi e altre modalità di partecipazione poiché si vuole
favorire la fantasia di tutti. Il Maggio appartiene a tutti gli
strongolesi per questo ognuno può pensare e proporre come rendere
interessante questo appuntamento annuale e si raccoglieranno e si
avanzeranno proposte, si concorderanno le regole per assicurare
una buona organizzazione e un buon coordinamento degli spettacoli
serali ed evitare, in tal modo, imprevisti e confusione.Tutti
vorranno contribuire a mantenere una tradizione, che si inserisce nel
programma delle manifestazioni volte a coinvolgere l’intero paese
in momenti di aggregazione culturale mirata alla diffusione di una
mentalità di convivenza democratica. Giovedì
3 Maggio in programma la serata inaugurale del Maggio Strongolese ,
il tutto avrà fine Sabato 19 Maggio. Il calendario non è stato
ancora completato e quindi a breve ci saranno altri incontri per far
partorire idee brillanti e garantire ai cittadini serate
deliziose. Ricco di eventi e soprattutto ricco di fantasia ,ormai da
anni il maggio culturale appartiene alla tradizione storngolese , i
cittadini oltre a godersi le serate in allegria, vanno in giro anche
di notte. Tutto questo ci riporta indietro nel tempo, a delle belle
immagini del passato di quando la televisione era una chimera.
Ercole
Caligiuri
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