Solitamente
sono i bambini o ragazzi a non voler andare a scuola perché poco vogliosi ed
interessati, ma quando di mezzo ci sono i genitori le cose cambiano
radicalmente. Nell'ambito di un'attività di contrasto al fenomeno dell’evasione
scolastica, i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, hanno
denunciato alla Procura della Repubblica di Crotone 22 persone resesi
responsabili della mancata frequentazione delle scuole dell’obbligo da parte
dei loro figli. Un controllo di verifica messo in atto con la collaborazione
dei vari dirigenti scolastici delle scuole coinvolte che abbracciano vari
comuni; le scuole elementari e medie, il biennio delle superiori di Petilia,
Mesoraca, Santa Severina, San Mauro Marchesato, Caccuri e Roccabernarda.
Svariate le giustificazioni dei genitori: “il bambino è malato” oppure “ mio
figlio mi doveva aiutare a fare dei lavori”. Insomma scuse che si
accosterebbero meglio al periodo degli inizi del 900’ quando il denaro
scarseggiava e i ragazzi, costretti, dovevano assentarsi o ritirarsi da scuola.
Ma tra costretti e coadiuvati c’è una netta differenza. Per molti ragazzi è
stato un vero e proprio abbandono scolastico con la conseguente perdita dell’anno.
La Compagnia di Petilia ha disposto su tutti e nove i Comuni della propria
giurisdizione un controllo serrato presso le scuole per verificare e reprimere
i casi di evasione scolastica.
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