A tre giorni dalla fine dell’elezioni
amministrative, i cittadini di Catanzaro, non conoscono, ancora, il nome del primo
cittadino. La battaglia tra Sergio Abramo, candidato del centrodestra, e
Salvatore Scalzo, del centrosinistra, non si è, infatti, conclusa a causa di
alcune anomalie durante lo spoglio. In tre sezioni di Catanzaro Lido, infatti,
si sono verificate contestazioni che hanno impedito, ai presidenti di seggio,
di ultimare lo scrutinio ed i verbali. I risultati attuali vedono Sergio Abramo
in testa, che forte del 49,90 % dei consensi, contro il 43,90 % di Scalzo,
aveva già dato via ai festeggiamenti
subito placati da questa vicenda. Domenico Commodaro, presidente dell’
Ufficio elettorale centrale, ha deciso che, le schede elettorali, venissero
ricontate nelle tre sezioni indagate; si vocifera che in una di queste sia
stata riscontrata la presenza di una scheda in più rispetto al numero dei
votanti. Stranezza che non è passata indifferente alla Procura della Repubblica
di Catanzaro, che ha avviato subito un’ indagine, in base ad un dossier inviato
dalla Digos, per presunti voti di scambio. Sul registro degli indagati ci sono
già tre persone, tra cui un candidato del consiglio comunale di centro destra. Questa
anomalia elettorale ha suscitato reazioni da entrambe le parti politiche. Il
partito democratico calabrese, infatti, ha dichiarato di presentare un reclamo
al ministero dell’ Interno. Anche il Codacons calabrese, non ci sta sulla
questione, ed ha addirittura chiesto l’annullamento delle elezioni comunali. Molto
probabilmente, nella giornata di oggi, sapremo l’esito di questa tornata
elettorale così discussa. A distanza di 72 ore dalla chiusura delle urne, resta
ancora l’incertezza di ciò che potrebbe accadere.
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