lunedì 21 maggio 2012

STRONGOLI: L'ULTIMO SALUTO A GENNARINO


Si sono tenuti Domenica 20 Maggio a Strongoli , i funerali del piccolo Gennarino De Rose , il bambino di undici anni , residente a Strongoli , deceduto venerdì 18 Maggio al Policlinico di San Donato Milanese. Il feretro, ricoperto da sciarpe e magliette bianconere, ha sfilato per le strade del paese seguito dai genitori della piccola vittima, dai parenti e da tanti cittadini. Decine di palloncini bianco-neri , come la squadra del cuore a cui il piccolo era molto legato , sono stati lasciati volare in cielo affinché raggiungessero il piccolo tifoso juventino. Gennarino De Rose, un bambino educato e rispettoso nei confronti dei più grandi , ricordano alcuni vicini, sempre pronto a sorridere con  quel viso tenero dagli occhi vispi. Un bimbo che, come i suoi coetanei ,trascorreva ore a giocare a calcio. Tra pochi giorni Gennarino avrebbe dovuto effettuare un operazione al cuore , il suo viaggio però è iniziato con un pò di anticipo. La visita era programmata per fine maggio ma dall’ospedale di Crotone , dove i medici hanno diagnosticato un’infiammazione al miocardio, d’urgenza la notte stessa è stato trasportato con l’aereo militare al Policlinico di San Donato Milanese. Dopo le prime cure i medici erano fiduciosi. Gennarino iniziava a stare meglio , sempre al suo fianco i genitori a consolarlo e a dargli tutto l’affetto possibile, ma dopo pochi giorni il piccolo cuore cessa di battere  e viene d’urgenza messo in coma farmacologico. Operato il giorno successivo , l’intervento riesce  perfettamente.  Dopo alcune ore la situazione diventa critica e per il piccolo Gennarino non ci sono più speranze. Nei giorni scorsi molti fedeli, amici del piccolo e della sua famiglia , si sono radunati in chiesa ed hanno pregato affinché la Madonna di Vergadoro , vegliasse sul bimbo e farlo tornare presto nel suo paese. Tutti gli strongolesi sono stati solidali con la famiglia rivolgendo un pensiero  al piccolo che continuerà a giocare a calcio con altri angeli in cielo.  

L'articolo è stato pubblicato con il consenso dei genitori.

Ercole Caligiuri
                                                





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